Milano: semplificazioni per l’imposta di soggiorno

Il Comune di Milano semplifica le procedure nel settore Hospitality. La Direzione Area Gestione e Fiscalità ha appena dato attuazione ad una procedura di dematerializzazione delle certificazioni in materia di imposta di soggiorno. Solo in alcune circostanze, per ora. Non è tanto, ma un primo passo che mostra la volontà del Comune di sgravare le strutture ricettive pur mantenendo come primaria la regolamentazione del settore.

Verso la dematerializzazione delle informazioni

Con avvio dei processi di “dematerializzazione” si intende il percorso finalizzato al passaggio da un documento materiale cartaceo ad un documento utilizzato esclusivamente – o prioritariamente – in formato digitale, fruibile con mezzi informatici.

Così, la Direzione spiega, nell’area dedicata del sito del Comune di Milano, il contenuto della determinazione n. 2325/2022 (che integra la n.1173/2021).

Per alcuni soggetti (prevalentemente le categorie esenti) viene individuata, in via sperimentale, una procedura semplificata per lo scambio di informazioni relative all’imposta di soggiorno. In sostituzione della sottoscrizione e della conservazione di un’autorizzazione cartacea è prevista “l’acquisizione da parte del portale dedicato (“SoggiorniAmo”) di un codice identificativo (ID) prodotto dal sistema di gestione delle prenotazioni utilizzato dal gestore della struttura ricettiva, che permette di conoscere direttamente i contenuti della prenotazione e i nominativi degli ospiti ad essa riconducibili.

I destinatari

La procedura semplificata è riservata ai gestori di strutture ricettive che si avvalgono della funzione import per il caricamento diretto dei dati dal proprio gestionale verso la piattaforma web “SoggiorniAmo”.

Gli ospiti a cui si applica la procedura semplificata attualmente sono i seguenti:

  • i minori fino al diciottesimo anno di età;
  • i giovani fino a 30 anni che pernottano negli Ostelli per la Gioventù, ricorrendo alcuni requisiti;
  • il personale appartenente alle Forze dell’ordine e/o Forze armate che per ragioni di servizio , sempre se ricorrono alcuni requisiti
  • i volontari coordinati dalla Protezione Civile e gli appartenenti ad associazioni di volontariato in caso di calamità;
  • chi alloggia in strutture ricettive a seguito di provvedimenti delle autorità pubbliche per far fronte a situazioni di emergenza;
  • gli studenti universitari di età non superiore a 26 anni che normalmente alloggiano in pensionati o altre simili strutture;
  • i residenti nel Comune di Milano

Più controlli, meno pesi

Anche il Comune di Milano, afferma Simonetta Marchesi, uno degli avvocati fiscalisti di Hospitality Law Lab, si inserisce nel trend di quegli Enti locali che, seppur con piccoli passi, stanno perseguendo l’obiettivo di rafforzare i controlli sugli adempimenti imposti dalla legge ai gestori delle strutture ricettive per contrastare il sommerso, senza però compromettere l’attività degli operatori del settore, con eccessivi e gravosi adempimenti. Digitalizzare, dematerializzare e quindi facilitare i rapporti tra gli operatori del settore e l’Amministrazione pubblica sono passaggi essenziali per il successo del progetto.

Per approfondire, questa è l’area dedicata del Comune di Milano:
https://www.comune.milano.it/servizi/imposta-di-soggiorno-servizi-per-i-gestori

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