Le nuove norme della hospitality nelle case

Nuove regole in arrivo per lo short rent italiano. Alcuni Sindaci segnalano preoccupazione per il mercato degli “affitti brevi” mentre il Ministero del Turismo propone nuove norme. Gravi le ricadute sull’industria del Real Estate rivolte alla Hospitality. La materia è complessa sul piano legale anche perché i valori costituzionali coinvolti – di rilevante portata spesso non solo etica ma anche socio-economica – sono complessi e tra loro spesso contrapposti. 

Valori costituzionali che sono al centro anche delle prime decisioni dei nostri giudici. Abbiamo già esaminato in due contributi la sentenza del TAR Piemonte (n. 11 del 4 gennaio 2023):

https://hospitalitylawlab.net/2023/04/07/quando-la-normativa-regionale-sullextra-alberghiero-viola-la-liberta-imprenditoriale/ e, per un approfondimento più tecnico, https://www.eclegal.it/tar-piemonte-annulla-la-normativa-ricettiva-extra-alberghiera-violazione-della-liberta-imprenditoriale/

Non solo. La Corte Costituzionale ha ripetutamente chiarito che la compressione di un diritto costituzionalmente garantito deve essere sempre giustificata dalla tutela di un maggior valore, sempre tra quelli costituzionalmente garantiti.

Ma quali sono le esigenze di maggior valore idonee a giustificare la restrizione di altri diritti costituzionalmente garantiti? E, prima ancora, quali sono i diritti costituzionalmente garantiti che il Legislatore (ovvero, chi promulga norme) deve tutelare e non comprimere ingiustificatamente?

La Corte Costituzionale ha più volte avuto occasione di individuare principi e valori costituzionalmente garantiti: il diritto alla proprietà privata (Art. 42 Cost.), la libertà di iniziativa economica e la tutela della corretta concorrenza (Art. 41 Cost. e 117 Cost.), – che sarebbero toccati da norme limitative sui c.d. affitti brevi – i quali potranno essere compressi per tutelare esigenze legate a beni primari, quali il diritto alla salute (Sent. Corte Costituzionale 58/2018), il diritto primario all’abitazione (Art. 47 Cost.), la tutela del patrimonio socio-culturale e paesaggistico-ambientale (Sent. Corte Costituzionale 134/2021) o comunque in funzione di una utilità sociale (vedasi Sent. Corte Costituzionale 289/2010), quale per esempio l’obbligo di ogni cittadino di pagare le imposte. (art. 53). Il tutto nel rispetto della ripartizione delle competenze previste dall’Art. 117 Cost.

Proprio per sostenere una cultura giuridica corretta in questa materia e fornire un supporto anche in sede legislativa, la nostra partner Donatella Marino, avvocato civilista con una specifica expertise anche nel settore Hospitality, ha accettato l’invito dell’Ordine degli Avvocati di Milano a partecipare al Comitato Real Estate e Hospitality presso la Commissione Giustizia civile istituito dall’Ordine stesso, con altri 6 avvocati partner di primari studi legali milanesi (tra questi BonelliErede, Chiomenti, Legance, LCA, Carnelutti). Obiettivo principale del Comitato è costruire percorsi di formazione e aggiornamento specifici e mirati al Real Estate e alla Hospitality rivolti non solo ad avvocati ma anche a giudici, legali interni e operatori che vogliano acquisire competenze giuridiche in questo settore. Ma il Comitato si occuperà anche di sostenere una corretta informazione giuridica e di costituire un punto di riferimento utile al Legislatore (sia nazionale che anche regionale o locale) nella costruzione di regole corrette in questo settore, scongiurando l’emanazione di norme sganciate dal contesto normativo nazionale ed europeo.

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