E’ stato pubblicato nella Gazzetta europea dello scorso 29 aprile il Regolamento UE 2024/1028, da tempo anticipato da Hospitality Law Lab, relativo alla raccolta e condivisione dei dati riguardanti “i servizi di locazione di alloggi a breve termine” (noti in Italia come “affitti brevi”). Scopo del Regolamento è creare un ambiente più sicuro per gli utenti-consumatori dei servizi di locazione a breve termine (“short rental”) nell’Unione Europea, garantendo al contempo la trasparenza delle transazioni.
Un Regolamento europeo, come noto, è un atto giuridico immediatamente vincolante. Deve essere applicato in tutti i suoi elementi da ogni Stato dell’Unione, senza necessità di ulteriori atti di recepimento.
Coinvolti dal Regolamento sono due categorie di player della Hospitality:
- i fornitori di piattaforme che offrono servizi di intermediazione online per la locazione a breve termine
- i locatori (“host” nel testo del Regolamento in inglese), che si avvalgano delle piattaforme di intermediazione on line per offrire il “servizio di locazione”. Delle discrepanze terminologiche e concettuali di questi termini e delle ricadute sui business model delle piattaforme di intermediazione e dei Property Manager abbiamo già parlato in vari precedenti articoli (vedi https://hospitalitylawlab.net/2024/04/12/numero-di-registrazione-europeo-normative-europee-e-traduzione-dei-concetti-giuridici-nellordinamento-italiano/ ma anche https://hospitalitylawlab.net/2024/03/14/un-regolamento-europeo-sullo-short-term-rental/ e prima ancora https://hospitalitylawlab.net/2022/12/02/come-il-nuovo-regolamento-europeo-cambiera-lo-short-term-rental/)
Entro due anni dall’entrata in vigore del Regolamento (nel ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, e dunque dal 20 maggio 2026) ogni Stato Membro dovrà:
- organizzare nuovi sistemi di registrazione dei dati degli host,
- fornire un “numero di registrazione”,
- adeguare le procedure già esistenti,
- istituire punti di ingresso digitali unici,
- dotarsi di idonei organismi di vigilanza,
in modo da consentire alle piattaforme on line, ai Property Manager e ai locatori di adeguarsi nei tempi previsti ai nuovi requisiti.
Il nostro sistema e le regole del mercato cambieranno ancora, quindi. La normativa nazionale e regionale viene così nuovamente travolta dalle nuove regole che coinvolgono il settore. In particolare, dovranno (sperabilmente) essere coordinate con il nuovo Regolamento le nuove norme istitutive del Codice Identificativo Nazionale (#CIN) e la normativa di recepimento della direttiva europea nota come #DAC7 ), quantomeno per creare una coerenza di concetti e una individuazione univoca dei destinatari dei diversi obblighi.
Per un approfondimento più tecnico sui principali snodi del Regolamento, vedi anche l’articolo pubblicato il mese scorso su Euroconference Legal, autore il nostro partner Donatella Marino, avvocato civilista con specifica expertise nel Real Estate e Hospitality (https://www.eclegal.it/wp-content/uploads/pdf/2024-04-03_regolamento-europeo-locazioni-brevi-raccolta-condivisione-dei-dati-riguardanti-servizi-locazione-alloggi-breve-termine.pdf)
I temi verranno ripresi anche nell’imminente il Webinar di formazione specialistica “HOSPITALITY: UN QUADRO GENERALE SUI GRANDI TEMI DEL SETTORE” organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Milano per il prossimo 6 maggio 2024 cui parteciperà, come relatore, anche il nostro Partner Donatella Marino (v. anche https://hospitalitylawlab.net/2024/04/26/hospitality-un-webinar-dallordine-avvocati-tribunale-di-milano-2/). Per chi non fosse iscritto all’Ordine Avvocati di Milano ma comunque interessato è possibile scrivere a hospitaitylawlab@gmail.com o a savanzo@legance.it
