Come il nuovo Regolamento europeo cambierà lo short-term rental

Due le parole chiave della riforma europea che interviene sull’attività dei player dell’Hospitality: condivisione di dati e trasparenza.

Destinatari sono gestori e intermediari che offrono “servizi di locazione di alloggi a breve termine”, o “affitti brevi”. Ma sono coinvolti nella condivisione dei dati tutti gli host riconducibili alla categoria di venditori, definiti come coloro che “vendono attraverso le piattaforme on line”. Anche i proprietari, dunque, ricorrendo i presupposti.

Il Regolamento, quando approvato, sarà direttamente applicabile anche in Italia intervenendo nuovamente sulla raccolta e condivisione dei dati. Proposto in sede europea lo scorso 7 novembre, è ora disponibile sul sito della Commissione anche in italiano (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A52022PC0571 )

Il nuovo Regolamento modificherà il regolamento (UE) 2018/1724 adeguandosi meglio al mercato del Real Estate residenziale rivolto al turismo. La Relazione di accompagnamento riporta infatti che questa tipologia locatizia rappresenta “quasi un quarto dell’offerta totale di alloggi turistici nell’UE, situazione che è stata favorita dall’emergere delle piattaforme online”.

Il proposto Regolamento si inserisce, dunque, nel quadro dei numerosi interventi europei che ormai regolano lo short term rental, spesso accompagnati da sanzioni severe. Un pacchetto di norme poste prevalentemente a vantaggio dei consumatori e delle Autorità pubbliche, ma anche della corretta concorrenza tra gli stessi player. 

Il nuovo Regolamento

L’ultima proposta della Commissione si pone tra gli obiettivi 

  • “l’armonizzazione e il miglioramento del quadro per la generazione e la condivisione dei dati relativi alle locazioni di alloggi a breve termine in tutta l’Unione europea” nonché 
  • “l’aumento della trasparenza nel settore delle locazioni di alloggi a breve termine”.

Ai sensi dell’art. 2, la proposta di Regolamento si applicherà “ai fornitori di piattaforme online di locazione a breve termine che offrono servizi a locatori che prestano servizi di locazione di alloggi a breve termine nell’Unione, indipendentemente dal loro luogo di stabilimento”. E prevede obblighi di comunicazione alle Autorità competenti di informazioni specifiche sulle attività dei locatori e dei servizi di locazione di alloggi a breve termine offerti. Obblighi meno rigidi sono invece previsti “per le piccole e micro piattaforme online di locazione a breve termine”, oggi sempre più numerose.
Un settore del Real Estate e del turismo che prospera e cresce, dunque. Ma potranno far parte di questo mercato solo i player pronti ed allineati con i principi fondanti queste incalzanti normative a tutela della trasparenza, che prevedono peraltro sanzioni severe. Per districare un settore che, pur con lentezza, si dirige verso una crescente organicità,  i professionisti di Hospitality Law Lab continueranno a offrire tempestivi spunti.

Rispondi