Occupazione abusiva: nuove misure a tutela del proprietario?

Cambiano le regole sull’occupazione abusiva. Prosegue infatti il percorso del c.d. DDL Sicurezza volto a rafforzare la tutela del proprietario di immobile, introducendo nel Codice Penale una nuova ipotesi di reato e prevedendo una procedura volta a consentirne una più rapida liberazione.

Ad oggi, i principali rimedi civilistici volti ad ottenere la liberazione di un immobile occupato sono inquadrabili in più categorie, e vanno dal procedimento speciale di sfratto a quelli che tutelano direttamente il diritto di proprietà, cui si aggiungono, se ricorrono i presupposti, i procedimenti “cautelari”, volti ad ottenere una tutela immediata anche se non definitiva. Se l’immobile è occupato abusivamente il (rapido e snello) procedimento di sfratto non è esperibile. 

Si parla infatti di “occupazione abusiva” quando chi occupa l’immobile non ha alcun titolo per farlo. Per esempio, perché non solo non ne è proprietario ma non né è mai stato inquilino con contratto di locazione valido o con comodato venuto meno per scadenza o altra causa.

Sul piano penale, l’occupazione abusiva potrebbe configurare almeno tre diverse ipotesi di reato: la turbativa violenta del possesso di cose immobili, e la violazione di domicilio, l’invasione di terreni o edifici

Un approfondimento svolto alla luce delle decisioni più recenti dei giudici è stato pubblicato da Euroconference Legal a firma dei nostri avvocati Donatella Marino, per gli aspetti privatistici (liberazione dell’immobile e il risarcimento dei danni) con il Prof. Alessio Lanzi e con Angelo Giuliani, per i risvolti penali https://www.eclegal.it/occupazione-abusiva-immobili-lultima-giurisprudenza-le-prospettive-riforma/ 

A breve sarà anche pubblicata un’intervista rivolta agli stessi autori da Idealista.it per trattare le conseguenze pratiche di questa disciplina.

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