Prorogato al 20 marzo 2023 il termine di inizio per presentare domanda per l’incentivo FRI-Tur. In presenza dei requisiti, l’incentivo previsto nell’ambito del PNRR è richiedibile dai gestori di attività ricettiva o di servizi turistici o dai proprietari degli immobili presso cui sono esercitati l’attività ricettiva o il servizio turistico, che intendono eseguire gli interventi indicati dal Decreto del Ministro del Turismo e del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 28 dicembre 2021.
L’Avviso pubblico del Ministero del Turismo del 5 agosto 2022 e l’ultimo del 24 febbraio 2023 (che ha disposto la proroga) specificano i requisiti, le condizioni e le procedure per l’erogazione degli incentivi.
La domanda è presentabile a partire dal 20 marzo 2023 e fino al 20 aprile 2023, comprensiva del “Programma di investimento”, definito dal DM “piano di impresa riferito agli investimenti e alle spese, ivi incluso il servizio di progettazione, oggetto della domanda di incentivo… e che presenti spese ammissibili, al netto dell’IVA, non inferiori a euro 500.000,00 e non superiori a euro 10.000.000,00” (Art. 1 DM).
Per Hospitality Law Lab approfondiscono il tema degli incentivi al settore Real Estate e Hospitality i nostri partner Alfredo Imparato, Simonetta Marchesi e Donatella Marino, ciascuno per le proprie aree di competenza, con i rispettivi collaboratori Marco Parnaso e Mara Francioso.
Pubblichiamo dunque oggi l’intervista ad Alfredo Imparato e Marco Parnaso, entrambi commercialisti, per offrire una panoramica su tipologie di incentivi, soggetti beneficiari e investimenti ammissibili previsti dal FRI-Tur.
Le tipologie di contributi
Spiega Imparato che “il DM prevede due tipologie di agevolazioni:
- incentivi nella forma del contributo diretto alla spesa (nel limite di spesa complessivo di 180 milioni, 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025), che possono essere concessi nella percentuale massima del 35% dei costi e delle spese ammissibili;
- incentivi nella forma del finanziamento agevolato, per risorse pari a 600 milioni, con tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni.
Una quota pari al 40 % delle risorse è riservato ad interventi realizzati nelle Regioni del Mezzogiorno e il 50% delle risorse è destinato agli interventi di riqualificazione energetica”.
Chi sono i soggetti beneficiari?
“Gli incentivi”, spiega Parnaso, “sono riconoscibili alle imprese alberghiere, alle strutture che svolgono attività agrituristica (secondo la Legge 20 febbraio 2006, n. 96, e dalle pertinenti norme regionali) alle strutture ricettive all’aria aperta, nonché alle imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.
I soggetti beneficiari sono gestori dell’attività ricettiva o del servizio turistico di immobili o di aree di proprietà di terzi in virtù di un contratto, regolarmente registrato, da allegare obbligatoriamente alla domanda, o proprietari degli immobili presso cui sono esercitati l’attività ricettiva o il servizio turistico” (DM Art. 4.2).
“Possono essere ammesse agli incentivi”, continua Parnaso, “le imprese
– costituite e iscritte al registro delle imprese;
– che hanno pieno e libero esercizio dei propri diritti;
– che non sono in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento;
– che hanno una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale;
– che sono in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
– in regime di contabilità ordinaria;
– in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti;
– che non ricadono nelle fattispecie previste dall’articolo 4, comma 2 dell’avviso pubblico del 5 agosto 2022” (art.4 DM e art 4 Avviso pubblico 5 agosto 2022).
Per quali interventi si accede al contributo?
“Sono ammessi agli incentivi” conclude Imparato ,“i “Programmi di investimento” i cui costi al netto di IVA, inclusa la relativa specifica progettazione, siano relativi a:
a) interventi di riqualificazione energetica delle strutture di cui al decreto del Ministero dello sviluppo economico 6 agosto 2020, ivi compresa la sostituzione integrale o parziale dei sistemi di condizionamento in efficienza energetica dell’aria;
b) interventi di riqualificazione antisismica;
c) interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
d) interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri;
e) interventi di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
f) interventi per la digitalizzazione;
g) interventi di acquisto/rinnovo di arredi;
h) interventi riguardanti i centri termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici”.
Gli ulteriori requisiti degli interventi ammessi sono indicati all’art. 5 DM e 5 Avviso 5 agosto 2022, tra cui compare la conformità alla normativa ambientale (come da Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01).
Per avere informazioni su come presentare domanda: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/fri-tur/presenta-la-domanda

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