Aiuti al turismo: non solo agenzie di viaggio e tour operator

Firmati i decreti che sbloccano le agevolazioni per le professioni turistiche. E’ di 39,3 milioni lo stanziamento per “le agenzie di viaggio e tour operatordisposto dal c.d. Decreto Sostegni ter. Ma non è immediato individuarne i destinatari nel mercato della Hospitality, malgrado la nuova norma nazionale sembri chiara a un primo sguardo. Questo perché nel mercato manca una vera linea di distinzione tra i beneficiari e gli esclusi: i player del settore si presentano ormai sistematicamente con formule miste e modelli di business complessi che vengono ricondotti ai codici ATECO, ormai inadatti a inquadrare le attività del settore, con un enorme sforzo di approssimazione.

Le difficoltà: varietà e versatilità delle professioni turistiche 

I destinatari delle agevolazioni previste a livello nazionale (e quindi anche degli obblighi, ricordiamo) variano in funzione di come vengono diversamente calate nelle Regioni. A questo primo momento confusivo si aggiunge che le norme si appoggiano a volte su criteri formali, altre su elementi di fatto. Il tutto in una luce di mancata aderenza al mercato turistico e ricettivo sempre più caratterizzato dalla versatilità delle professioni che offrono servizi ai turisti, rendendo la linea di demarcazione tra le varie attività sempre più sfumata. 

Ne parliamo con la dottoressa Mara Francioso, giovane membro della redazione di Hospitality Law Lab, che con l’avvocato Donatella Marino approfondisce il tema degli incentivi al comparto Real Estate, Turismo e Hospitality ponendo il focus sulla individuazione degli beneficiari dei nuovi incentivi.

“Nella Hospitality ormai sono decisamente sfumate le linee di confine tra i vari player”  spiega la Marino. “Da una parte, le agenzie di viaggio offrono ormai sistematicamente sia alloggio in strutture ricettive, sia in unità immobiliari private, mentre le agenzie immobiliari tradizionali sono decisamente entrate a diverso titolo nel comparto turistico proponendo investimenti e soluzioni innovative. Dall’altra, i tour operator stanno cambiando radicalmente il modello di business mentre i veri nuovi attori che “regolano” il settore sono ormai le OTA, gli intermediari on line e i marketplace, che offrono tutte le tipologie di servizi, dall’alloggio alla experience ai servizi tipicamente turistici. Occorre quindi uno specifico esercizio di coordinamento tra l’effettivo modello di business dell’operatore, l’inquadramento regionale e i codici ATECO. Anche perchè, diversamente, rischiano di rimanere ingiustificatamente esclusi alcuni professionisti della Hospitality che operano esattamente come i soggetti beneficiari.”

Ne è un esempio il decreto sostegni ter (D-L 4/2022, come convertito)” aggiunge la Francioso. “Prevede, ricorrendone i presupposti, l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per i datori di lavoro privati operanti nel settore delle agenzie di viaggi e dei tour operator. Con un messaggio (n. 2712/22) della Direzione Centrale Entrate l’INPS ha poi chiarito che sotto il profilo soggettivo, l’esonero contributivo in oggetto è rivolto a…i datori di lavoro rientranti in tutti i codici ATECO 2007 della divisione 79. Secondo l’interpretazione INPS dunque, è l’ATECO legato alla propria attività a definire i beneficiari. La divisione 79, comprende, ad esempio, le “attività di servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse” ma non l’analoga attività di intermediazione e prenotazione di alloggi, anche ai turisti, se offerta dai mediatori immobiliari. In altri casi, invece, ad essere determinanti, sono elementi operativi: come i destinatari dei servizi o le operazioni che effettivamente si compiono.  Si veda, per esempio, le agenzie turistiche, presenti ormai in diverse Regioni, per esempio in Emilia Romagna.

Per approfondire differenze e affinità tra la figura dell’agenzia viaggi che propongono Real Estate e immobiliari rimandiamo all’articolo di Donatella Marino pubblicato su Euroconference Legal:  https://www.eclegal.it/mediatori-immobiliari-agenzie-viaggio-un-confine-sempre-piu-sfumato/ 

Necessario quindi valutare tutte le variabili, sia formali – come oggetto sociale o ATECO – sia fattuali, fondate sugli effettivi processi operativi dell’operatore, come risultanti dall’impalcatura commerciale e contrattuale. Valutazioni da tenere presente sin dall’impostazione iniziale del proprio business, per individuare correttamente tutti i rischi e i vantaggi derivanti dal percorso scelto.

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