Anche le agenzie di viaggio si rinnovano. L’argomento è delicatissimo sul piano civilistico e normativo ed è stato trattato in una recente pubblicazione su Euroconference Legal da Donatella Marino, uno dei nostri avvocati. L’intervento fornisce un quadro aggiornato sull’adattamento al diritto dei nuovi modelli di business nel settore ricettivo e del Real Estate ponendo il focus sull’ingresso delle agenzie di viaggio nel settore degli affitti brevi.
Regolate amministrativamente a livello regionale, si tratta di player nuovi che operano anche nella intermediazione e gestione immobiliare offrendo quindi, oltre che servizi turistici ed experience, anche alloggi, non più solo in strutture ricettive ma anche in unità immobiliari private loro affidate in gestione dai proprietari, come property manager, dunque.
Tra i nuovi player, in crescente diffusione, malgrado la crisi pandemica, sono anche le OTA Online Travel Agencies domestiche (capostipite Booking) e i Market Place che operano nel mercato immobiliare italiano, affiancando le piattaforme internazionali (Airbnb). Figure di intermediazione inquadrate dalla normativa europea più che nazionale.
Nel mercato Hospitality affiorano dunque formule giuridicamente ibride, caratterizzate da un crescente approccio digital spesso ancora ignaro dei requirement normativi. Ma le linee di confine tra i diversi player appaiono sempre più sfumate. E, mentre gli operatori crescono in numero e dimensioni pericolosamente sganciati dall’impianto giuridico, ci si interroga sul significato, oggi, di una distinzione rigida, nel nostro ordinamento, tra figure professionali che operano sul mercato in modo tanto similare.
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